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Come possono i datori di lavoro italiani incoraggiare il proprio personale a tornare in ufficio?

Scopri gli insegnamenti chiave che abbiamo ricavato dal nostro studio che abbiamo condotto su oltre 3.000 dipendenti e 2.750 datori di lavoro in tutta Europa.

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Il 65% dei lavoratori italiani ha mostrato una chiara reticenza nel tornare in ufficio.

 

L’Italia è stato uno dei paesi più colpiti dalla pandemia fin dagli inizi. Non sorprende dunque come le restrizioni Covid siano cambiate così frequentemente.


Incoraggiare i lavoratori a tornare in ufficio è sicuramente una delle maggiori difficoltà che i datori di lavoro italiani stanno riscontrando al momento, tenendo in considerazione che solo il 20% dei soggetti da noi intervistati ha dichiarato di essere tornato a lavorare dall’ufficio a tempo pieno. Cosa possono dunque fare le aziende italiane per invogliare i propri dipendenti a tornare in ufficio?

Shiseido, Milan's new workplace by Unispace

Dopo il successo del nostro primo studio, The Reluctant Returner , abbiamo condotto una ricerca più specifica focalizzandoci sull’Italia. Per comprendere le vere motivazioni alla base del perché i dipendenti sono restii a tornare in ufficio, Unispace ha condotto un'indagine significativa ascoltando oltre 3.000 dipendenti e 2.750 datori di lavoro in tutta Europa.

La ricerca tratta diverse tematiche, fornendo spunti interessanti su come affrontare questa nuova sfida che le aziende si trovano a dover risolvere. Gli approfondimenti chiave includono l'equilibrio tra lavoro e vita privata, le aspettative economiche, eventuali bonus e promozioni, il pendolarismo, il benessere mentale e fisico, le abitudini derivanti dal lockdown, la gestione delle responsabilità familiari e, soprattutto, come realmente i dipendenti si pongono verso il loro ambiente di lavoro.

Datori di lavoro e dipendenti la pensano allo stesso modo?